FRANKIE CHAVEZ - Double or Nothing

Musicista solare ed energico, il cuore diviso tra la sua terra natia, il Portogallo, e quella che lo ha “adottato”, l’Australia, 
il pluristrumentista Frankie Chavez è uno di quegli artisti che si fa una gran fatica a classificare. La sua musica è bastarda, 
un ibrido di rock, folk, chiaramente figlia del blues, ma che non disegna nemmeno la struggente dolcezza del soul 
a leggerezza della musica “surf” (forse questo potrebbe avere a che fare con il fatto che egli stesso sia un surfista niente male). Ma differenza degli altri rocker della sua generazione, e oltre una visione globale della propria arte, la sua anima è europea, 
e della sua terra natia si porta dietro il sole, il vento e il mare sempre presenti nelle sue canzoni, 
mai scontate, mai uguali, energiche, riflessive e solari. 




FRANKIE CHAVEZ
Double or Nothing
CD materiali sonori/search records

"Ho trascorso due anni di pesante lavoro e di recente sono diventato padre di due gemelle, quindi sono stato costretto a pensare alla mia vita e decidere se volevo continuare a fare musica o se dovessi iniziare a fare qualcosa di diverso. Ho deciso di scommettere tutto quello che avevo sulla musica. Non posso immaginare di fare nient'altro. Si tratta davvero di un gioco d'azzardo: potrei raddoppiare o smettere. Il titolo del nuovo disco proviene da quell'idea: giocarmi tutte le mie possibilità e darmi una nuova chance”.

Tre anni dopo "Heart & Spine" (2014), Frankie Chavez si ripresenta sulla scena internazionale con un nuovo album, canzoni piene di energia e fortemente influenzate dal contesto sociale dei nostri giorni. "My religion", il primo singolo, rispecchia per esempio i tempi difficili in cui stiamo vivendo, rappresentati anche dai recenti attentati terroristici: “ho scritto questa canzone il giorno dopo gli attacchi a Parigi del novembre 2015 e ho deciso subito, per l’argomento di cui parlo, di chiedere a Poli Correia (Sam Alone) di cantarlo con me. E’ stato registrato in una sola notte nello studio di Benjamin a Lisbona”. Frankie Chavez vede “Double or Nothing” come “un album di storie di perdita e di nascita, di essere sulla strada e del tempo che spendiamo su inutili sforzi. Ma parla anche dell'amore e delle relazioni impossibili. E degli attacchi terroristici e della negazione della libertà”.

Oltre a Poli Correia e Benjamim, altri musicisti hanno lavorato al disco, come i collaboratori di lunga data João Correia e Donovan Bettencout, componenti della band di Chavez, e come il batterista e produttore Fred Ferreira e il tastierista Paulo Borges, che hanno portato “un po’ di psichedelia” alle nuove canzoni.

"Double or Nothing" è anche un album che segna per Frankie Chavez un approccio più maturo, sia come artista che come uomo: "personalmente e come musicista, mi sento più sicuro di quello che voglio fare, anche se ho sempre la mia parte di dubbi su come registrare le canzoni e quale sia il modo migliore per procedere. Ma penso che riflettere sulle cose da fare sia in realtà una buona cosa. E' una buona pratica pensare a fondo su ciò che vuoi fare, in modo che quando prendi una decisione sei almeno sicuro di quello che non vuoi…”.

BIOGRAFIA

Surfista, polistrumentista, Frankie Chavez è legato con la sua musica ad uno degli sport più affascinanti del mondo e ha intrapreso il suo viaggio musicale nel 2006 con l'uscita di Slight Delay, brano incluso nel documentario Flavours, sulla cultura del surf in Indonesia.
Oltre a suonare gli strumenti tipici del blues come la Lap Steel, uno dei suoi tratti distintivi è l'approccio rivoluzionario alla chitarra portoghese. Grazie ad accordature innovative riesce a unire le tradizionali melodie malinconiche portoghesi ai riff tipicamente blues creando così un suono mai sentito prima, il tutto filtrato da un'attitudine che combina, in una travolgente alchimia, blues, rock, folk e psichedelia, rendendo il suo stile unico e immediatamente riconoscibile. Musicalmente è cresciuto in giro per il mondo, tra lunghi viaggi, Australia in primis, terra dalla quale ha assorbito quello stile energico, riflessivo e solare, tipico di tanti artisti provenienti dall’isola dei surfisti, elementi questi anche presenti nella sua terra natia, il Portogallo.
Il primo EP, omonimo, sarebbe arrivato nel 2010, un paio di anni prima del suo album di debutto Family Tree, con cui per la prima volta suona in concerto anche in Italia e colpisce subito nel segno, mettendo in fila una quindicina di date davanti ad un pubblico sempre in crescita grazie alle ottime recensione e al passaparola. L'EP viene incluso come bonus cd del primo album, e viene distribuito anche in alcuni paesi europei, mentre nel suo paese viene consacrato sui palchi dei grandi festival.
Passano altri due anni ed esce Heart & Spine che, come il precedente, è ben accolto dalla critica. Il lungo tour che ne consegue gli permette in più di un'occasione di tornare a suonare in Italia, dove il suo pubblico cresce e diventa quello delle grandi occasioni, tanto nei festival quanto nel circuito dei club rock.
Double or Nothing è il suo terzo album, registrato nel corso del 2016 dopo essere diventato per la prima volta genitore con la nascita di due gemelle. Esce alla vigilia dell'estate 2017.
Tra le produzioni legate alla sua passione per il surf, vale la pena ricordare la colonna sonora originale, composta e prodotta nel 2009, per il film documentario “Pare, Escute, Olhe” (“Fermarsi, ascoltare, guardare”) del regista portoghese Jorge Pelicano.
Nel 2011 compone la colonna sonora per il documentario “The North Canyon Show” sulla figura del leggendario surfista hawaiano Garrett McNamara.

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